Sogno #5




Ho sognato che dovevo raggiungere degli amici per vedere un film (forse C. e F. incontrati infatti la sera prima). Arrivavo in ritardo ma riuscivo a vedere la fine, era un film anni '60, stile Fahrenheit, molto colorato. Un uomo, biondo finto (quasi ocra), con una giacca gialla e i capelli laccati e rigati da una parte, diceva: "noi comunisti dobbiamo renderci più rassicuranti alla gente, ad esempio aumentando l'esercito", dopo di che si vedevano sullo schermo aumentare i carri armati e i soldati alle sue spalle. Continuava elencando tutta una serie di misure che a me sembravano terribili e pensavo: "dice che lo fa per 'rassicurare' la gente ma in realtà sta solamente difendendo il suo ruolo nell'establishment capitalista e la burocratizzazione dell'apparato". Intanto il film è diventato uno spettacolo teatrale, mi trovo in un grande teatro. Noto che alla destra del palco è entrato un bambino, anche lui biondo-castano chiaro (colore vero), nudo e vestito con un saio da povero francescano. In effetti, sembra una versione infantile di S. Francesco. Ha in mano un peluche che non riesco a ricordare se è un lupo o un agnello. Si sposta al centro del palcoscenico, verso il fondo, sotto delle enormi arcate bianche. Di fronte a lui si muovono caoticamente degli animali, anche qui non sono sicuro trattarsi di lupi o agnelli. Una voce fuori campo recita: agnus dei qui tollis peccata mundi e il bambino-francesco sembra pronunciare in playback - gesticolando in maniera scomposta - queste parole e poi le famose: "chi è senza peccato scagli la prima pietra". A quel punto si avvicina - con mio indicibile orrore - verso il proscenio con in mano una pietra e la scaglia verso il pubblico. Urla del pubblico, poi la pietra va a colpire un enorme faro posto alle nostre spalle che illuminava la scena. Svegliato con paura.


Nessun commento:

Posta un commento