Quando
una classe sociale, giunta allo stadio di disgregazione, deve
abbandonare la scena della storia, la sua ideologia comincia a insistere
in modo noioso su un solo tema che ripete in tutte le variazioni
possibili: l'uomo è anzitutto un animale. Partendo da questa
"rivelazione", essa tenta di rivedere i propri giudizi su tutti i valori
del mondo e della storia. La seconda parte della celebre formula
aristotelica ("L'uomo è un animale sociale") viene completamente
ignorata. [...] Ciò che nell'uomo c'è di non-storico e di non-sociale
viene estrapolato e ipostatizzato facendone la misura ultima e il
criterio di giudizio di tutto ciò che è storico e sociale. Sembra quasi
che in queste epoche si desideri uscire dall'atmosfera della storia,
divenuta fredda e non confortevole, per rifugiarsi nel tepore organico
del lato animale della vita (M. Bachtin)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento