Nascondono canzoni
i baffi del mio gatto,
più delle corde della mia chitarra
e vibrano sornioni
il loro repertorio astratto.
Se una scimitarra
li tagliasse,
come per miracolo
ancora crescerebbero e a suonare
riprendendo
del mio buffo strumento
senza vita
si farebbe
beffe, il gatto.

5 commenti:

  1. Guarda le capre, corna contro corna,
    la lotta si fa danza per giocare:
    perché chi gioca, gioca a ritornare,
    ma chi vede giocare già ritorna.

    Guarda il geco, che a occhiate si trasforma,
    giocare a un-due-tre-stella, lui lunare;
    e il gatto con il gatto cominciare,
    filo e trottola, e il mondo muta forma…

    … ed ecco, dalla notte erompe amore,
    dalle coppe del vino dove muore
    il dio e rinasce, fuga che s’eclissa

    e si propaga all’infinito, è l’eco
    del mistero che sgorga e s’inabissa,
    e il nulla; e capre, e il gatto, e il gioco, e il geco.

    Il mondo è musica d’una vibrissa.

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  2. Aps! Il verso ottavo era da tempo cambiato in

    "filo e trottola, e il mondo è tutto un'orma"

    Copiai il fail sbajato

    Deh. D'Oh

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  3. grazie caro, bel sonetto! è decidamente di mio gusto!
    Ho visto che avevi lasciato anche un altro commento ma non riesco a trovare dove sta... :/

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  4. "Il mondo è musica d’una vibrissa."

    Fossi un miliardario pagherei a peso d'oro quest'endecasillabo dattilico.

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